Sardegna In Miniatura

Barumini

Immagina di percorrere tutta la Sardegna nello spazio di una passeggiata, poi di rivivere le vicende della civiltà nuragica, di viaggiare ancora più indietro nel tempo quando i dinosauri erano padroni del mondo, infine di immergerti nello spazio delle galassie. Tutt’intorno una cornice ambientale profumata dalla macchia mediterranea e corredata come area picnic e ristorante. È la Sardegna in miniatura, un parco dove magia e realtà si fondono in un’esperienza che racchiude molteplici aspetti. Si distende per 50 mila metri quadri nella vallata sotto la parte di Giara che ricade nel territorio di Tuili, a un chilometro da su Nuraxi di Barumini, unico sito Unesco dell’Isola. Un percorso di 360 metri, completamente accessibile e dotato di auto-guida, ti porterà alla scoperta della riproduzione in scala dei 50 monumenti sardi più rappresentativi, riprodotti con rigore scientifico e cura dei dettagli. Per una visione totale dall’alto ecco una torre panoramica, per muoverti intorno alle miniature un trenino e imbarcazioni per navigare.

A corredo delle attrazioni in scala ridotta, scoprirai una serie di divertenti e istruttive proposte. A iniziare dal padiglione nuragico, con la ricostruzione delle capanne di fine età del Bronzo e inizio età del Ferro, con oggetti di uso quotidiano e manichini animati che illustrano usi e costumi di tremila anni fa. Vedrai, a dimensione reale, casa a corte, una sala del consiglio e un tempio a megaron, e conoscerai lavorazione dell’argilla, arte della fusione del bronzo e scene di vita sociale e religiosa. Poi farai un’immersione virtuale nelle galassie spaziali nel science center, composto da planetario e museo dell’astronomia, realizzato in collaborazione con Osservatorio astronomico di Cagliari, Sardegna Ricerche e consorzio CRS4. L’itinerario riguarda evoluzione dell’Universo, il sistema solare e l’astrobiologia ed è arricchito da reperti, ricostruzioni, osservazione di corpi celesti, meteoriti, suolo della Luna e di Marte, satelliti artificiali e vita da astronauta. Di grande effetto la ‘zona della gravità’. Associata è la mostra dedicata alla teoria evolutiva di Darwin.

Poi la parte naturalistica: nel percorso botanico in primavera noterai le fioriture di cisto e corbezzolo immersi nel verde di roverelle, lecci, sughere e allori. È documentata anche la riproduzione di specie animali tipiche delle foreste sarde. A integrazione ecco il parco natura e la biosfera, una cupola trasparente di quasi mille metri quadrati, in cui è riprodotta una foresta pluviale popolata da animali esotici: un’oasi nell’oasi. Il percorso più celebre, non solo in Sardegna, è il parco dei dinosauri, meta di appassionati, grandi e piccoli. Sono rappresentati avvincenti scenari che vanno da 250 a 65 milioni di anni fa: ammirerai 30 modelli di dinosauri, riprodotti in scala naturale e con rigore scientifico, che grazie a sofisticate tecniche animatroniche si muovono, respirano, ruggiscono. Ci sono tutte le specie del Mesozoico: i giganteschi shunosauro e apatosauro, il feroce spinosauro e il suo parente stretto kentrosauro, adrosauro e parasaurolophus, erbivori vissuti 85 milioni di anni fa, il quetzalcoatlus, pterosauro che raggiungeva i 200 chili, il ‘supercorazzato’ anchilosauro, il temibile triceratops e soprattutto il tirannosaurus-rex, il cacciatore più temibile del Giurassico. Completano lo scenario reperti fossili originali, alcuni risalenti a 500 milioni di anni fa, lo scheletro completo di dilophosauro, un paludario con pesci e anfibi, anello di congiunzione tra specie marine e primi rettili dai quali sarebbero nati, in milioni di anni di evoluzione, i dinosauri. Alla fine arriverai all’era glaciale. Protagonista indiscusso è il mammouth. Da cornice fanno altri animali, tra cui la tigre dai denti a sciabola.