Casa Zapata

Barumini

Potere nobiliare, buon gusto e sfoggio di lusso sovrapposti a un inestimabile patrimonio culturale. A Barumini sorge la bellissima dimora della famiglia Zapata, fatta costruire da don Azor, alcalde di Cagliari, a fine XVI secolo, sopra i resti di un nuraghe. Dal 2006 la residenza spagnola è un polo museale. L’edificio è un raro esempio in Sardegna di architettura civile ispanica realizzato secondo modelli classicheggianti. Li vedrai chiari nelle linee dell’abitazione, suddivisa in due piani, e nei decori architettonici.

La facciata ha portale e finestre con timpani triangolari poggianti su colonne lisce con basamento a duplice toro, stipiti scanalati e capitelli a canestro. Nel timpano centrale è scolpito lo stemma della casata: scudo vermiglio con tre calzari a scacchi dorati. Stessa eleganza anche nella scala. Riconoscerai il gusto classico dei committenti nel palazzo dei Zapata del Castello di Cagliari.

Nel 1990 iniziò la ‘musealizzazione’ della casa, per valorizzare i reperti rinvenuti nel vicino Nuraxi, la maggiore testimonianza lasciataci in eredità dalla civiltà nuragica. Si scoprì che era sorta sopra un altro nuraghe complesso, ribattezzato Nuraxi e’ Cresia per la vicinanza con la chiesa parrocchiale, frequentato tra XIV e X secolo a.C. Gli interventi di scavo hanno salvaguardato la struttura della casa e, insieme, reso fruibile dall’alto la visione del complesso, con passerelle sospese e pavimenti trasparenti: entrerai in un palazzo nobiliare e all’improvviso ti troverai su un nuraghe. Dentro Casa Zapata sono visibili due torri (centrale e orientale), mentre le altre due, il doppio antemurale e il villaggio sono all’esterno del palazzo.

Il nuraghe è parte della sezione archeologica del museo, insieme a una collezione di oltre 180 manufatti trovati a su Nuraxi, tra cui un famoso modellino di nuraghe in calcare. Altre due sezioni sono allestite nell’antica corte rustica annessa al palazzo. Nelle teche storico-archivistiche, vedrai migliaia di documenti – carte originali e documenti digitalizzati – che raccontano la storia dei Zapata dal 1541, quando Azor acquisì il feudo di Barumini, Las Plassas e Villanovaforru. La sezione etnografica ospita utensili per attività quotidiane e agricole di inizio XX secolo. Qui è collocato il museo regionale delle Launeddas, antichi e tradizionali strumenti musicali sardi a tre canne.